Girini


Durante le nostre camminate in montagna, BB ha notato dei girini in un piccolo laghetto (qui ve lo accennavo) e mi ha chiesto di prenderne qualcuno per poterne osservare la metamorfosi. Mi ha entusiasmato l'idea e così tre piccoli girini sono finiti nella nostra bottiglia vuota, insieme a un po' d'acqua dello stagno. 


Al ritorno a casa li abbiamo trasferiti in una bacinella e ci siamo subito informati su internet come accudirli al meglio

Nell'acqua di stagno era già contenuto tutto il nutrimento di cui avevano bisogno e abbiamo scoperto che è meglio non aggiungere acqua di rubinetto, che contiene cloro, ma di raccogliere acqua piovana da tenere a portata di mano per cambiare o aggiungere un po' di acqua ogni tanto (e la pioggia non è proprio mancata in questi giorni!). 


Poi crescendo avrebbero avuto bisogno di qualche alga e piante acquatiche di cui cibarsi, così siamo andati al ruscello più vicino per prelevarne un po'. Inoltre abbiamo messo dentro alla bacinella dei sassi sotto ai quali i girini possono nascondersi e sui quali avrebbero potuto salire quando sarebbero diventati rane. 


Inoltre abbiamo tenuto sempre coperto da un cesto forato la bacinella dei girini per proteggerli dal nostro gatto Salem e dagli uccelli, i girini sono facili prede. 

Quando tutto era pronto abbiamo scoperto un'ultima cosa sui girini: è vietato raccoglierli!!! Solo le maestre o i professori con permessi speciali possono prelevarli per osservarli assieme ai loro alunni. 
E adesso? Abbiamo agito per ignoranza non immaginando minimamente che fosse vietato. 
E così li abbiamo ancora osservati un po' e poi, l'ultimo giorno delle vacanze in montagna, li abbiamo rimessi in una bottiglia e portati ad uno stagno vicino a casa. 


La tristezza di BB era tanta a doversi separare da Giro, Rino e Gino...


...ma che gioia quando ha scoperto che lo stagno vicino a casa era stracolmo di girini e che quindi i suoi piccoli sarebbero stati in ottima compagnia. 

 
Non abbiamo potuto osservare da vicino la loro metamorfosi quindi, ma nello stagno hanno potuto toccarli e vederli nel loro habitat naturale. Ora speriamo tanto di poter fare nuovamente una visita in montagna tra qualche settimana per osservare se sono spuntate le gambette ai nostri cari girini.


Elia che si era portato dietro la zappetta (sempre alla ricerca di fossili!) ha anche scavato un canale per unire una pozza quasi asciutta con lo stagno e permettere così ad alcuni girini intrappolati lì di salvarsi, spero che questo gesto d'amore verso i girini possa perdonarci almeno un pochino per il fatto di averli tenuti in cattività per qualche giorno!

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