Lasciarsi cambiare


Ricordo la storia di un trascurato villaggio di minatori, sperduto nelle lande desolate e fredde del gelido Alaska in cui una notte uno dei minatori sentì bussare alla sua capanna. Trovò davanti alla sua porta una cesta con dentro una piccola bambina. La portò dentro visto la temperatura fredda della notte, ma si ripromise di sbarazzarsene il prima possibile: cosa se ne faceva un vecchio minatore come lui di una neonata?
Al pianto incessante della piccola andò a mungere la sua capra e imbevendo dei lembi della sua copertina nel latte, glielo fece succhiare. Mentre teneva la bimba in braccio si accorse di quanto le sue mani fossero nere e i suoi vestiti sudici, così quando la bimba fu sazia la mise giù e si andò a lavare per bene e si cambiò i vestiti. Cercando poi un posto dove far dormire la bimbetta si guardò attorno nella sua misera capanna e si rese conto che c'erano un bel po' di lavori da fare che continuava a rimandare da anni. La mattina dopo lavò per prima cosa le lenzuola, per avere un letto adatto ad un essere così pulito e delicato, quindi fu la volta delle finestre, nere dal fumo del camino non facevano trapelare abbastanza luce. 

Anche il suo linguaggio cominciò a cambiare nel corso della giornata, parolacce e bestemmie non erano sicuramente parole adatte alle orecchie di una signorina. 
Quindi con gli attrezzi alla mano sistemò i mobili: le doghe del letto divelte, le ante dell'armadio che scricchiolavano, e poi gli scalini rotti sulla veranda...non fosse mai che gli accadesse di inciampare con la bambina in braccio!
Mai aveva lavorato tanto nella sua casa quell'uomo, e quando alla sera i suoi compari vennero a trovarlo per chiedergli come mai non fosse venuto al lavoro, quasi non lo riconobbero
Spiegata la situazione, e visto quel piccolo fagottino che ora ciucciava beato un succhiotto di fortuna costruito dal minatore, gli uomini presero insieme una decisione: il centro abitato "civile" più vicino distava varie ore di cammino e farlo con la piccola bambina sarebbe stato troppo pericoloso con quel freddo, avrebbero quindi tenuto la piccola a turno ciascuno un giorno alla settimana fino a che non sarebbe cresciuta abbastanza da affrontare il viaggio. 
Inutile dirvi che dopo un po' l'intero villaggio sembrò cambiato: steccati riverniciati, case dipinte, uomini sbarbati e con i capelli in ordine ora giravano per quello che un tempo era stato solo un trascurato villaggio di minatori...il tutto a causa di una piccola bambina abbandonata davanti alla porta di un vecchio minatore. 



Anche da noi sta accadendo una cosa simile: da un'innocua cucina tinteggiata è scattata una reazione a catena che ci sta letteralmente travolgendo!
Un muro messo a nuovo ti fa notare ancora di più quanto tutto il resto sia bisognoso di una sistemata, e così una camera alla volta andiamo avanti. E i mobili? Qualcuno è da aggiustare, qualcuno da buttare, qualche mobile nuovo è da trovare, e già che ci siamo puliamo a fondo anche l'interno dei mobili stessi, smistiamone il contenuto e diamo via il superfluo, riorganizziamo gli spazi. Il lavoro sembra non finire più, più sistemi e più ti accorgi di quanti angoli ci siano ancora da sistemare (e tu cantina nascosta in fondo alle scale, non credere che scapperai da tutto ciò!!). 

In realtà la storia del minatore e della nostra messa a nuovo della casa mi fa pensare un po' alla mia vita. Quando cominciamo lavorare a noi stessi, al nostro cuore, ad un tratto ci accorgiamo di quante cose che ci sono in noi che non ci soddisfano: ci sono cose cui dare nuovo colore, cose da ricercare ed acquistare, cose da smistare e talvolta cose che dobbiamo lasciar andare. 

Per me è andata così da quando c'è Gesù nella mia vita, Lui per me è stato come la piccola bambina nel villaggio dei minatori o come la mia cucina tinteggiata: ha messo in luce le mie qualità migliori, che coltivo con passione, ma d'altra parte mi ha fatto notare anche tutte le sfaccettature del carattere che non Lo onorano e delle quali cerco di liberarmi. Mi ha fatto notare quali sentimenti ricercare e in quali attività investire il mio tempo, mi ha fatto capire quali abitudini abbandonare e quali compagnie evitare. Da un versetto letto nella Bibbia ha acceso la mia curiosità di scoprirne di più e di incominciare a leggerla, anche se non sempre capisco tutto, e la Sua promessa di ascoltarmi mi ha incentivato a passare tempo in preghiera con Lui ogni giorno. 



Non sono una persona migliore delle altre, ho solo avuto la fortuna che qualcuno lasciasse davanti alla mia porta un "piccolo bebè" e che io cogliessi l'occasione per farmi cambiare in meglio


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La storiella iniziale è tratta dal libro "Sapere per crescere" di Patricia St. John.