Criceti liberi

Settimana scorsa, a casa nostra, c'è stato un parto plurigemellare! La mamma e il papà sono felici e i 6 piccoli sono sani. 



C'è da dire che non si tratta di persone ma dei criceti che le bimbe hanno ricevuto per Natale: il maschio Bantouf e la femmina Batuffolina. 

Non sono mai stata d'accordo con gli animali in gabbia e
quindi non ho mai voluto che animali entrassero nel nostro appartamento, la promessa è sempre stata che se un giorno avessimo avuto un bel giardino ci avremmo ripensato. 
E invece come spesso succede, i figli in qualche modo riescono a toccare delle corde del tuo cuore e i tuoi ferrei principi vanno a farsi friggere, ed ecco che sono arrivati i criceti. 
Inizialmente l'entusiasmo è stato alto, ma poi altrettanta è stata la delusione quando hanno visto che le bestioline non potevano dormire nel letto con loro e che erano attaccabrighe e mordevano se solo una mano di bambina osava avvicinarsi alla gabbia, e così è andata a finire come tutti avevano prospettato: i criceti in un angolo con solo Elia che ogni tanto li guardava e la mamma che deve pulire la gabbietta. 

Ogni volta che guardavo i due criceti però lì dentro mi veniva il magone al pensiero che la loro vita fosse in prigione e così dopo essermi informata un po' su internet abbiamo visto che poi non è così difficile rendere la loro vita un po' più piacevole e ora sono diventati le star di casa. 



La modifica principale che abbiamo attuato è stata di costruire una specie di barricata con le scatole dei giochi e con i tavolini capovolti per creare loro una specie di recinto in cui correre, esplorare, accumulare cibo e materiale per il nido. Già solo questa libertà in più per qualche ora al giorno ha modificato radicalmente il comportamento aggressivo dei due criceti. 



Posso addirittura sedere Elia nel recinto che con il ditino accarezza i criceti senza che lo abbiano mai attaccato, neanche quando per sbaglio lui gli molla qualche calcetto. 
Questo fino a qualche giorno fa, ormai non mettiamo neanche più le barricate ma li liberiamo direttamente in salotto con la porta chiusa, perchè dalle barricate comunque spesso riuscivano ad evadere. Loro corrono, mi spolverano sotto i mobili, si divertono e poi quando rientrano nella gabbia dai loro cuccioli li richiudiamo dentro.


Papà Bantouf
Settimana scorsa quindi sono nati i sei cuccioletti, piccoli wurstelini senza pelo, scoperti per caso mentre pulivo la casetta. La mamma è diventata ancora più aggressiva nei confronti del padre, che ormai era ridotto ad uno straccio. Così, grazie alla mia amica Nicole, abbiamo preso un secondo accorgimento e abbiamo trasferito tutta la famigliola in una gabbia più grande e con una casetta in più per dare la possibilità ai due genitori di dormire in "letti separati", ed anche questo è funzionato, e i criceti quando sono chiusi in gabbia non litigano più. 
Mamma Batuffolina...impossibile farle una foto non mossa, è sempre frenetica!
Ogni giorno vediamo come i piccoli crescono e mettono il pelo e sono più vispi. L'aver cominciato a liberare i genitori dalla gabbia ha permesso a tutti noi di poterli osservare i piccoli più da vicino quando la madre non è nei paraggi e occasionalmente di accarezzarli un pochino (senza esagerare però!). Inoltre, il liberare i criceti dalla gabbia ci ha permesso anche di osservarne i tipici comportamenti, che prima non erano molto visibili: la ricerca del cibo, il riempirsi a dismisura le guance con cibo e materiale per il nido, la ricerca continua di intrufolarsi in ogni minuscolo spazietto, la loro capacità di orientamento, lo stare per diverso tempo su due zampe annusando e guardandosi in giro. 

Il problema principale per ora resta far capire ad Elia che non deve mangiare i semini e l'insalata dei criceti, e il secondo: a chi regalare i cricetini quando saranno abbastanza grandi? (Si accettano prenotazioni!)