Le braccia della mamma




Il tempo scorre inesorabile, in un attimo Elia è arrivato ai due mesi e già tutta una serie di conquiste importanti le ha raggiunte:
è caduto il cordone ombelicale, ha accettato il ciuccio, è cresciuto qualche chilo, ha cominciato a sorridere ed a interagire con piccoli versi, si è regolato il suo ritmo sonno/veglia e le sue funzioni biologiche. Abbiamo anche già inscatolato una sua prima serie di body e vestiti che non vanno più e abbiamo cambiato misura dei pannolini....quante cose per uno scricciolo così piccolo!
Anche il suo rapporto con le sorelle diventa sempre più attivo, comincia a fissarle, a girarsi quando lo chiamano, risponde ai loro giochi con i sorrisini, e quando lo tengono in braccio non urla più tanto.

E' vero che come mamma l'ho dovuto portare in grembo 9 mesi e che ho tribolato per metterlo al mondo, ma ora Elia mi sta ripagando con tutta la sua dolcezza e sto vivendo un rapporto di reciproca ricerca e dipendenza che è un'esperienza stupenda...so che con il tempo gradualmente andrà affievolendosi, ma per ora me la sto godendo al 100%!
Solo per farvi un esempio, non rinuncio mai alla pennica dopo pranzo sul divano con lui sdraiato sopra di me. Elia dormirebbe anche nella culletta senza protestare, ma non riesco proprio a rinunciare a quella sensazione di totale rilassatezza e abbandono che sento nel suo corpicino, alla sintonia dei nostri respiri, al visino che prima di addormentarsi ogni tanto si solleva e mi sorride...
Un proverbio dice che "non c'è posto più sicuro che tra le braccia della mamma", e vale ad ogni età, anche Lily e BB ancora hanno tanto bisogno di me, e forse anch'io ogni tanto ancora ho la nostalgia di quell'assoluta sicurezza che da bambina mi trasmetteva la vicinanza di mia madre, ma la totale dipendenza c'è solo in questi primi mesi ed è una cosa così preziosa, un regalo così grande per una mamma.