Esperimenti: Fluido non newtoniano




Spesso cerco di appassionare Elia a carta e penna, ma invano. Se cucino è il primo che mi aiuta, se faccio giardinaggio lo ritrovo subito al mio fianco e per esperimenti e lavoretti costruttivi è sempre disponibile. Così anche qualche giorno fa, dopo che il mio invito di disegnare un bel prato di papaveri è stato altamente disprezzato, BB ha avuto l'idea di fare un esperimento...e indovinate chi si è trovata subito accanto? Esatto, sempre lui. 

Insieme hanno creato un "fluido non newtoniano" usando due ingredienti: maizena e acqua. 

Prima di tutto però, se vi chiedete cosa sia un fluido non newtoniano, ecco la definizione di Wikipedia: 

Si definisce fluido non newtoniano (o anche fluido amorfo) un fluido la cui viscosità varia a seconda dello sforzo di taglio che viene applicato. Di conseguenza, i fluidi non newtoniani non hanno un valore definito di viscosità. Un esempio (economico e non tossico) di fluido non newtoniano e, precisamente, di fluido dilatante, può essere realizzato miscelando acqua e amido di mais (detto anche "maizena") o fecola di patate. L'applicazione di una forza – per esempio stendendo la superficie con un dito o capovolgendo rapidamente il contenitore in cui è posto – induce il fluido a comportarsi come un solido più che come un liquido. Questa è la proprietà di "ispessimento al taglio" (shear thickening) del fluido non newtoniano. Applicando forze più deboli, come il lento inserimento di un cucchiaio nel fluido, lo manterrà nel suo stato liquido. Una persona che si muova velocemente e che applichi una forza sufficiente con i piedi, può letteralmente camminare sopra un tale liquido.


In pratica si prende una ciotola, si mette dentro un tot di maizena e un po' di acqua e si mescola (la proporzione è di 250 g di maizena con 200 g di acqua, noi abbiamo fatto a occhio). Poi ci si può divertire a modellarlo 


e a farlo sciogliere sulle proprie mani o sul tavolo.


BB ed Elia che sono nell'età in cui adorano tutti i tipi di Slime si sono divertiti un sacco e anch'io devo ammettere di averci giocato un bel po'!
E' difficile da spiegare, ma modellare qualcosa che senti solido tra le mani e che dopo un attimo lo ritrovi liquido che sgocciola e poi lo riprendi e lo rimodelli a forma di pallina è veramente uno di  quei misteri della scienza che lasciano a bocca aperta grandi e piccini. 

Buon divertimento!!!

Un consiglio: non conservatelo! Noi abbiamo provato a metterlo in un contenitore ma dopo qualche giorno puzzava incredibilmente!


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