La storia di per sé è un po' cupa, i due personaggi menzionati muoiono, non proprio la più facile da raccontare ai bambini. Quindi per non terminare la lezione con un "Non dite bugie sennò verrete fulminati come Anania e Saffira" ho pensato di collegarlo con un esempio positivo da contrapporre al loro esempio negativo.
L'esempio da me scelto riguarda gli altri primi credenti, che durante le persecuzioni del primo secolo dopo Cristo sono rimasti fedeli a Dio anche ad un costo molto elevato.
Pensate, a quei tempi era così difficile non venir uccisi da chi li perseguitava che avevano trovato un codice per riconoscersi e incontrarsi di nascosto, uno di questi era il simbolo del pesce o Ichthys.
Qui di seguito la spiegazione dettagliata di questo simbolo che io ovviamente ho proposto ai bambini abbreviato e riformulato con parole mie (fonte: https://cristianievangelici.forumfree.it/?t=27923246).
"Il termine ichthýs è la traslitterazione in caratteri latini della parola in greco antico, "pesce", ed è un simbolo del cristianesimo.
Propriamente, infatti, si definisce ichthýs il simbolo di un pesce stilizzato, formato da due curve che partono da uno stesso punto, a sinistra (la "testa"), e che si incrociano quindi sulla destra (la "coda"). Si tratta di un simbolo estremamente facile da disegnare su qualunque materiale.
La simbologia cristiana dei tempi delle Persecuzione dei cristiani nell'impero romano (I-IV secolo) è molto ricca. A causa della diffidenza di cui erano oggetto da parte delle autorità Imperiali, i seguaci di Gesù sentirono l'esigenza di inventare nuovi sistemi di riconoscimento che sancissero la loro appartenenza alla comunità senza destare sospetti tra i pagani. Risalgono a questo periodo, tra gli altri, i noti simboli del chi-rho (monogramma di Cristo) e dell'Ancora.
In particolare, l'ichthýs è uno dei più antichi simboli cristiani giunti fino a noi. Veniva presumibilmente adoperato come segno di riconoscimento: quando un cristiano incontrava uno sconosciuto di cui aveva bisogno di conoscere la lealtà, tracciava nella sabbia uno degli archi che compongono l'ichthýs. Se l'altro completava il segno, i due individui si riconoscevano come seguaci di Cristo e sapevano di potersi fidare l'uno dell'altro.
Le comunità cristiane adottarono questo simbolo probabilmente per rievocare il brano evangelico in cui Gesù si rivolge a Simone dicendogli : Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini, (Lc, 5,10). "
Ho disegnato con uno dei bambini il pesce sulla lavagna, una metà io e l'altra lui, per riconoscerci: entrambi amiamo Gesù! E con questo ho potuto concludere la lezione ponendo enfasi sulla parte positiva: noi non vogliamo mentire ed immedesimarci in Anania e Saffira ma nei primi credenti e costi quel che costi vogliamo essere fedeli a Dio e alla Verità.
Per ricordare la nostra scelta abbiamo costruito questo portachiavi insieme.
- Scovolini per la pipa (si trovano dal Tabaccaio, da "Fying Tiger", nei negozi di lavoretti)
- Perline (noi abbiamo usato le perline da stirare, si trovano ad esempio da Ikea)
- Portachiavi (trovati nel negozio cinese)
Come si fa:
Tagliamo le due estremità della coda se troppo lunghe e le ripieghiamo leggermente su loro stesse cercando di infilare l'estremità tagliata all'interno dell'ultima perlina per evitare che il fil di ferro punga i bambini.
Infine attacchiamo un portachiavi o un nastrino per poterlo appendere.
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