Aiuto! Devo raccontare una storia della Bibbia ai bambini e non ho nemmeno un'immagine!
Non è un problema, ci sono moltissimi metodi alternativi per attirare l'attenzione dei più piccoli, abbiamo già parlato di oggetti concreti e di Lego, oggi vi faccio vedere dei semplici disegni, che se sono riuscita io a farli vuol dire che ci può riuscire chiunque, e che possono essere un veicolo per schematizzare e raccontare una storia senza mezzi aggiuntivi.
La storia in questione è la storia della Torre di Babele che troviamo in Genesi 11:1-8, alla fine di questo post potete leggere il brano in questione se non avete una Bibbia sottomano al momento.
Ecco come mi sono organizzata:
Come introduzione alla storia, per catturare l'interesse, ho distribuito ad ogni bambino tre mattoncini di legno e ho spiegato loro che avremmo fatto il seguente gioco: "Costruiamo insieme una torre, io do delle indicazioni e voi le eseguite". Le indicazioni che ho dato sono state del tipo:
- "Carla chiedi a Laura di darti uno dei suoi mattoncini e mettilo per terra al centro."
- "Laura sistema un po' meglio il mattoncino messo da Carla e poi chiedi a Stefano se vuole venire con te a mettere giù bene gli altri due mattoncini che hai in mano"
- "Stefano dì a Rachele di alzarsi e di mettere i suoi tre mattoncini sopra alla nostra torre"
- "Giovanni e Marco scambiatevi i vostri mattoncini e poi mettetevi d'accordo su chi di voi potrà mettere per primo i propri mattoncini sulla torre."
- ...
In pratica ero una persona logorroica che con un fiume di parole metteva tutti d'accordo e spingeva i bambini a collaborare e a comunicare tra di loro.
Quando tutti avevano messo i propri mattoni ne ho distribuiti altri tre a testa dicendo che avremmo ripetuto il gioco ma che ora avrei parlato in tedesco e in altre lingue, loro avrebbero dovuto fare quello che capivano.
I bambini ad ogni ordine che davo mi guardavano sconcertati e perplessi, non comprendendo le mie parole. Ho dato loro il consiglio che se non capivano cosa dicevo potevano alzarsi tutti insieme e cercare di fare come meglio credevano. Inutile dire che si è creato il caos e la nostra torre alla fine è crollata rumorosamente a terra. Ed era esattamente quello che volevo. Da lì sono partita a raccontare la storia (riporto solo i punti essenziali, starà a voi elaborare un pochino!):
All'uscita dall'arca, Dio fece un patto con Noè, che non avrebbe mai più sommerso l'intera terra con un diluvio e diede a Noè e ai suoi figli una serie di indicazioni da seguire, tra cui: moltiplicatevi e riempite la terra.
Inizialmente, i figli di Noè e i loro discendenti seguirono queste indicazioni. E tutti parlavano la stessa lingua.
Ad un certo punto le persone decisero di radunarsi tutti in uno stesso posto, e di stabilirsi lì.
Cominciarono a cuocere mattoni e a costruire una città. Quindi decisero di costruire una torre così alta da arrivare al cielo, un simbolo del loro sentirsi superiori a Dio e di non aver bisogno più di Lui.
Dio vide ciò che stava succedendo, gli uomini non stavano più ubbidendo alle Sue indicazioni e in più erano diventati orgogliosi e volevano sfidare Dio stesso costruendo una torre che arrivasse fino in cielo. Allora lui confuse il loro linguaggio, ognuno cominciò a parlare una lingua diversa dal suo compagno.
Alla fine gli uomini desistettero dal loro intento: non capendosi più non riuscirono ad andare avanti con la costruzione della torre, come noi all'inizio, ricordate, quando stavamo costruendo la torre di mattoncini ed io vi parlavo in lingue straniere. Gli uomini si dispersero sulla faccia della terra, ogni famiglia partì in una direzione diversa, e il comandamento iniziale di di Dio, di riempire la terra, venne eseguito.
A questa storia ho abbinato il versetto di Galati 6:7: "Non ci si può beffare di Dio."
Ho spiegato come spesso anche noi pensiamo di fare i furbi, pensiamo di essere più intelligenti dei nostri genitori o di chi ci sta intorno e facciamo le cose di testa nostra trasgredendo a degli ordini ben precisi. Ma per quanto possiamo "fregare" la mamma, la maestra, un nostro amico, dicendo una bugia, non ci possiamo beffare invece di Dio che tutto vede e al quale un giorno dovremo rendere conto di tutte le nostre azioni.
Come lavoretto ho consegnato ad ognuno un cartoncino e le immagini in piccolo della storia. Loro dovevano riordinare le figure, incollarle nella sequenza giusta, colorarle e scriverci sotto il versetto imparato insieme.
Spero che possa essere utile per qualcuno di voi, lasciatemi consigli e critiche nei commenti per migliorare questo contenuto, grazie!
Ecco il testo della storia della torre di Babele:
Non è un problema, ci sono moltissimi metodi alternativi per attirare l'attenzione dei più piccoli, abbiamo già parlato di oggetti concreti e di Lego, oggi vi faccio vedere dei semplici disegni, che se sono riuscita io a farli vuol dire che ci può riuscire chiunque, e che possono essere un veicolo per schematizzare e raccontare una storia senza mezzi aggiuntivi.
La storia in questione è la storia della Torre di Babele che troviamo in Genesi 11:1-8, alla fine di questo post potete leggere il brano in questione se non avete una Bibbia sottomano al momento.
Ecco come mi sono organizzata:
Come introduzione alla storia, per catturare l'interesse, ho distribuito ad ogni bambino tre mattoncini di legno e ho spiegato loro che avremmo fatto il seguente gioco: "Costruiamo insieme una torre, io do delle indicazioni e voi le eseguite". Le indicazioni che ho dato sono state del tipo:
- "Carla chiedi a Laura di darti uno dei suoi mattoncini e mettilo per terra al centro."
- "Laura sistema un po' meglio il mattoncino messo da Carla e poi chiedi a Stefano se vuole venire con te a mettere giù bene gli altri due mattoncini che hai in mano"
- "Stefano dì a Rachele di alzarsi e di mettere i suoi tre mattoncini sopra alla nostra torre"
- "Giovanni e Marco scambiatevi i vostri mattoncini e poi mettetevi d'accordo su chi di voi potrà mettere per primo i propri mattoncini sulla torre."
- ...
In pratica ero una persona logorroica che con un fiume di parole metteva tutti d'accordo e spingeva i bambini a collaborare e a comunicare tra di loro.
Quando tutti avevano messo i propri mattoni ne ho distribuiti altri tre a testa dicendo che avremmo ripetuto il gioco ma che ora avrei parlato in tedesco e in altre lingue, loro avrebbero dovuto fare quello che capivano.
I bambini ad ogni ordine che davo mi guardavano sconcertati e perplessi, non comprendendo le mie parole. Ho dato loro il consiglio che se non capivano cosa dicevo potevano alzarsi tutti insieme e cercare di fare come meglio credevano. Inutile dire che si è creato il caos e la nostra torre alla fine è crollata rumorosamente a terra. Ed era esattamente quello che volevo. Da lì sono partita a raccontare la storia (riporto solo i punti essenziali, starà a voi elaborare un pochino!):
All'uscita dall'arca, Dio fece un patto con Noè, che non avrebbe mai più sommerso l'intera terra con un diluvio e diede a Noè e ai suoi figli una serie di indicazioni da seguire, tra cui: moltiplicatevi e riempite la terra.
Inizialmente, i figli di Noè e i loro discendenti seguirono queste indicazioni. E tutti parlavano la stessa lingua.
Ad un certo punto le persone decisero di radunarsi tutti in uno stesso posto, e di stabilirsi lì.
Cominciarono a cuocere mattoni e a costruire una città. Quindi decisero di costruire una torre così alta da arrivare al cielo, un simbolo del loro sentirsi superiori a Dio e di non aver bisogno più di Lui.
Dio vide ciò che stava succedendo, gli uomini non stavano più ubbidendo alle Sue indicazioni e in più erano diventati orgogliosi e volevano sfidare Dio stesso costruendo una torre che arrivasse fino in cielo. Allora lui confuse il loro linguaggio, ognuno cominciò a parlare una lingua diversa dal suo compagno.
Alla fine gli uomini desistettero dal loro intento: non capendosi più non riuscirono ad andare avanti con la costruzione della torre, come noi all'inizio, ricordate, quando stavamo costruendo la torre di mattoncini ed io vi parlavo in lingue straniere. Gli uomini si dispersero sulla faccia della terra, ogni famiglia partì in una direzione diversa, e il comandamento iniziale di di Dio, di riempire la terra, venne eseguito.
A questa storia ho abbinato il versetto di Galati 6:7: "Non ci si può beffare di Dio."
Ho spiegato come spesso anche noi pensiamo di fare i furbi, pensiamo di essere più intelligenti dei nostri genitori o di chi ci sta intorno e facciamo le cose di testa nostra trasgredendo a degli ordini ben precisi. Ma per quanto possiamo "fregare" la mamma, la maestra, un nostro amico, dicendo una bugia, non ci possiamo beffare invece di Dio che tutto vede e al quale un giorno dovremo rendere conto di tutte le nostre azioni.
Come lavoretto ho consegnato ad ognuno un cartoncino e le immagini in piccolo della storia. Loro dovevano riordinare le figure, incollarle nella sequenza giusta, colorarle e scriverci sotto il versetto imparato insieme.
Spero che possa essere utile per qualcuno di voi, lasciatemi consigli e critiche nei commenti per migliorare questo contenuto, grazie!
Ecco il testo della storia della torre di Babele:
Genesi 11
1 Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole. 2 Emigrando dall'oriente gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Sennaar e vi si stabilirono. 3 Si dissero l'un l'altro: «Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco». Il mattone servì loro da pietra e il bitume da cemento. 4 Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra». 5 Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo. 6 Il Signore disse: «Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è l'inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. 7 Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro». 8 Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. 9 Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra.