Restare


Durante le vacanze è così facile amarsi. Dopo una rilassante giornata al mare, con i bambini che la sera crollano a letto perchè sono stanchi, con la testa priva di pensieri  del lavoro e delle faccende domestiche, con il telefono che non prende bene e si può anche staccare ogni tanto, con i corpi abbronzati e lucidi di crema, si ha semplicemente voglia l'uno dell'altro, gli abbracci abbondano, le parole carine anche. 




Come cambia drasticamente lo scenario nella quotidianità...dopo una estenuante giornata di lavoro, passi davanti alla stanza in cui tre bambini potrebbero alzarsi da un momento all'altro per un qualche motivo molto valido (tipo il prurito ad un piede!), quasi inciampi nel cesto dei panni ancora da stirare e arrivi al bagno ridotto una schifezza dai tre di cui prima con panni sporchi ovunque e acqua pure, a fatica ti fai la doccia, arrivi sul lettone e...ti ritrovi un marito addormentato (o per raccontarla al maschile ti ritrovi una moglie infagottata nel pigiamone, con tanto di calzettoni e bigodini nei capelli).

Da qualche parte ho letto questa frase:
"-Chi ti ama ritorna.
-No, ti sbagli. 
Chi si pente ritorna. 
Chi ti ama, resta."

A volte restare è una sfida, come detto qualche post fa, spesso si ha solo voglia di mollare tutto e cercare un cambiamento dalla quotidianità che viviamo con pesantezza. 



Ma vogliamo soffermarci una volta sul fatto di quanto sia lodevole il rimanere? Rimanere fedeli, rimanere leali, rimanere e basta, nonostante tutto. 

Le circostanze della vita non sempre vanno come noi avremmo desiderato, io credo nella guida di Dio degli eventi della mia vita, ma lo stesso a volte sono scoraggiata perchè non vedo sbocchi né futuro...ma è proprio in quei momenti che si dimostra la propria forza e la propria fede. Sono disposta a rimanere? 
Sarebbe facile mandare a quel paese le proprie convinzioni e lasciarsi cadere nella depressione totale, così come sarebbe facile mandare a quel paese il proprio coniuge quando le cose non funzionano come dovrebbero, ma è veramente la strada più facile che porterà alla felicità?
Io non credo. 



Oggi abbiamo saputo che Franci non ha passato la selezione per il lavoro in cui speravamo veramente tanto e per il quale si era preparato con impegno per mesi. Come lui l'abbia presa non è il caso di scriverlo su questo blog perchè qua scrivo i miei pensieri e non i suoi. 

Per quanto mi riguarda, una parte di me è rimasta profondamente delusa, quella parte di me che sperava principalmente nel benessere economico per la famiglia e nell'appagamento sul lavoro per Franci. 
Ma da un punto di vista più "profondo" mi accorgo che la mia tristezza arriva solo fino ad un certo punto. Le cose importanti e a cui non vorrò mai rinunciare sono rimaste, ed è da esse che posso ricominciare a progettare il futuro della mia famiglia, primi fra tutti Dio e mio marito.