C'è chi le colora solo a Pasqua, c'è chi lo fa tutto l'anno. Mia sorella ad esempio a volte compra le uova già sode e colorate al supermercato (in Germania) perché così i bimbi le mangiano più volentieri. In ogni caso io e le bimbe abbiamo convenuto che le uova con i gusci colorati sono più buone, e visto che da un anno a questa parte ho trovato un contadino che non solo alleva galline libere e felici ma che addirittura sono di una specie che fanno solo uova con il guscio bianco, quest'anno abbiamo sperimentato, e sperimenteremo ancora, varie colorazioni dei gusci.
Ecco le più semplici, da fare con le cose che si hanno sempre in casa.
Il primo che abbiamo fatto è talmente banale che non dovrei neanche scriverlo: abbiamo soffiato via l'interno delle uova per fare una frittata (se cliccate qui vi spiego come si fa questo procedimento!) e poi li abbiamo colorati con i pennarelli. Mettendo poi un filo si possono appendere all'albero di Pasqua. Se l'avessi avuta in casa, avrei dato anche una mano di vernice trasparente ai gusci colorati, per renderli più duraturi.
Il secondo metodo prevede invece le uova sode, appena tirate fuori dall'acqua bollente, e i colori a cera.
Basta appoggiare il colore sul guscio caldo che esso si scioglie e scivola che è una meraviglia. I più piccoli possono semplicemente fare dei ghirigori di vari colori, i più grandi delle fantasie più elaborate. Serve l'aiuto di un adulto per girare ogni tanto l'uovo caldo per colorare bene tutti i lati.
E per riprenderci dalla delusione che il nostro centrotavola di Pasqua non era venuto un granché, visto che il crescione era stato tutto mangiato dai bimbi e la lobelia è ancora agli inizi, ci riproviamo con questa simpatica attività: la famiglia uovo!
I gusci sono stati riempiti di terra e semini, chissà se crescerà una folta chioma tra un po'? Vi aggiorneremo...
Ecco le più semplici, da fare con le cose che si hanno sempre in casa.
Il primo che abbiamo fatto è talmente banale che non dovrei neanche scriverlo: abbiamo soffiato via l'interno delle uova per fare una frittata (se cliccate qui vi spiego come si fa questo procedimento!) e poi li abbiamo colorati con i pennarelli. Mettendo poi un filo si possono appendere all'albero di Pasqua. Se l'avessi avuta in casa, avrei dato anche una mano di vernice trasparente ai gusci colorati, per renderli più duraturi.
Il secondo metodo prevede invece le uova sode, appena tirate fuori dall'acqua bollente, e i colori a cera.
Basta appoggiare il colore sul guscio caldo che esso si scioglie e scivola che è una meraviglia. I più piccoli possono semplicemente fare dei ghirigori di vari colori, i più grandi delle fantasie più elaborate. Serve l'aiuto di un adulto per girare ogni tanto l'uovo caldo per colorare bene tutti i lati.
E per riprenderci dalla delusione che il nostro centrotavola di Pasqua non era venuto un granché, visto che il crescione era stato tutto mangiato dai bimbi e la lobelia è ancora agli inizi, ci riproviamo con questa simpatica attività: la famiglia uovo!
I gusci sono stati riempiti di terra e semini, chissà se crescerà una folta chioma tra un po'? Vi aggiorneremo...
Aggiornamento: Eccoli pronti con tutti i capelli: Cliccate qui per vederli!
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