Decluttering #2 - Il magico potere del riordino

Allora come procede a casa nostra il riordino di cui vi parlavo qua? Siete in tanti a chiederlo...e se guardate queste foto del crea-screa non rimarrete delusi! Speriamo solo che l'ordine duri per un po'. 


Il prima e il durante i lavori di riordino
Finito!!!!

Un libro che sto leggendo e che in alcune cose mi sta aiutando è "Il magico potere del riordino" di Marie Kondo. 



Come ogni cosa, anche questa va presa con le pinze....bisogna sorvolare su ciò che non ci convince e trattenere il bene. Tante cose che lei dice io proprio non posso condividerle, parla di sentire l'energia delle cose che si riordinano, di parlare con i propri oggetti e ringraziarli del lavoro che fanno, di trovare il punto magico di ogni abito per piegarlo nella maniera giusta...queste per me sono delle assurdità, ciononostante tante altre cose mi hanno colpito e mi stanno aiutando nel riordino di fondo che ho iniziato. 
La Kondo nel suo libro promette che se si seguono i suoi consigli non si dovrà più continuare a riordinare perchè seguendo le due regole di buttare il superfluo e trovare poi un posto per ogni cosa sarà sufficiente che alla fine di ogni utilizzo riponiamo l'oggetto utilizzato al suo posto e la casa rimarrà sempre in perfetto ordine. 

Sì, certo, in un mondo ideale in cui io abito da sola in una piccola casetta tutta per me senza tre figli che spargono in giro la loro roba e in cui io ho sempre tanto tempo da andare a riporre le cose che ho in mano e non le devo mollare dove capita perchè c'è uno dei tre che urla come in fin di vita dall'altro capo della casa. 
Comunque, anche se so già che per me non sarà un lavoro che si conclude, ho intrapreso a seguire queste due regole e un pezzo per volta riordino la mia casa (e anche l'amato maritino mi sta dando man forte). Perfino Lily è stata già un pochino contagiata, per BB invece non ho nessuna speranza...per Elia ancora meno per il momento, vista l'età, ma spero in realtà di riuscire a passare anche a tutti e tre i figli questo strumento utile per tutta la vita.

Sempre la stessa autrice consiglia di buttare via tante cose, perchè viviamo in un mare di cose superflue che non ci serve e che anzi ci ostacolano a vivere sereni e rilassati. Cosa lei intenda esattamente per "buttare via" non l'ho ancora capito, la mia interpretazione personale in quanto ecologista e contraria agli sprechi si è risolta in tre categorie: cose da regalare a opere di beneficenza, cose da vendere al mercatino dell'usato e cose da buttare nella spazzatura (e ho il vago sospetto che la cara Marie non abbia idea di cosa sia la raccolta differenziata porta a porta, ma credetemi, non è per niente facile quest'ultima categoria!). Di tutte e tre le categorie sono usciti da casa mia già numerosi scatoloni e sacchi neri da quando è iniziato il 2015. 

Condivido perfettamente l'idea che viviamo nel superfluo qua in occidente e il fatto di prendere in mano ogni oggetto che riordiniamo e di domandarmi per ogni cosa "Ne ho veramente bisogno? Ne sentirei la mancanza se non lo avessi più?" aiuta veramente a liberarsi di tante cose che appesantiscono i nostri armadi, scaffali, pavimenti, rubandoci tanto spazio per vivere e tanta serenità quando ci guardiamo intorno e vediamo il caos. 


Un angolo della cucina in cui regnava un groviglio di cavi e vasetti in vetro vuoti...sono bastate la raccolta del vetro e una serie di fascette!
Una cosa che mi ha colpito e che sto sperimentando nei miei cassetti è la piegatura verticale dei panni. Noi siamo abituati a piegare ad esempio le magliette in larghi rettangoli piatti e di metterli uno sopra l'altro. Quello che suggerisce M. Kondo è di piegare le magliette fino ad ottenere un rettangolo più piccolo e compatto e di mettere poi i vestiti uno accanto all'altro: si vedranno meno le piegature e al colpo d'occhio si trova subito la maglietta che si cerca senza dover spostare le altre appoggiate sopra. Qua su youtube c'è un video che spiega questo tipo di piegatura. Nella foto invece potete vedere il mio cassetto delle borse di stoffa, che fino all'altro ieri era un groviglio informe che stentavo a chiudere. 



Non voglio raccontarvi tutto il libro, ma vi lascio un'ultima cosa che mi ha colpito positivamente: il fatto di dover tirare fuori tutte le cose che abbiamo di una data categoria (sì, nel suo metodo di riordino si procede per categorie, ad esempio "vestiti" o "carte", e non per stanze come si è soliti fare), di vederle ammassate sul pavimento e di doverne prendere poi una per volta in mano per sentire se questo oggetto ti fa ancora "battere il cuore", come dice lei, ovvero se ti è ancora necessario o se è ora di darlo via, è un esercizio veramente utile per una persona come me eternamente indecisa che ha difficoltà a prendere decisioni in autonomia. 
Dopo che per 100, 1000, 5000 oggetti ti fai la stessa domanda e ti devi dare una risposta, è inevitabile che cominci ad acquisire un po' più di autostima nelle tue capacità, che lo scegliere diventa una necessità da affrontare e che devi compiere anche con la possibilità di sbagliare. 


Prossimo posto da riordinare in cui per ora vige la regola appoggia pure qua se non sai dove mettere una cosa ;-) 
Ok il post si conclude qua, il nostro riordino no. Se penso a quanti angoletti di casa mia aspettano di venir smistati mi viene un po' a male perchè sarà un lavoro lungo che richiede tempo ed energie, ma basta che mi giro intorno e osservo gli angoli a cui è già toccata questa sorte per avere nuova energia per continuare il mio proposito del 2015. 

PS per chi  è preoccupato che io stia agendo contro la mia natura: sto migliorando e non regredendo, l'ordine di sicuro incentiverà solamente tutte le nostre potenzialità creative e la comodità della nostra casa.